La storia di oggi relativa alla vita di Virgilio Alterocca è connessa con il rapporto che il popolare imprenditore ebbe con la musica.

Se è nota la sua apertura nei confronti del teatro, testimoniata tanto dal suo impegno alla guida del Politeama Alterocca, quanto dalle serie di cartoline dedicate alle opere liriche, non molto si conosce invece circa l’ambito prettamente musicale, trattandosi di una serie di passaggi ancora poco indagati.

Quanti a Terni sanno ad esempio che Virgilio Alterocca, da adolescente, avesse lui stesso tentato lo studio e la pratica di almeno due strumenti musicali?

Questa era un’informazione che era stata pubblicata dalla studiosa Lidia Secci nel 2008 sulla rivista Ingenium, dal cui articolo si sono poi prese le mosse per approfondire meglio l’argomento.

Grazie ai documenti in consultazione all’Archivio di Stato di Terni, abbiamo infatti appurato come, appena compiuti 14 anni, la famiglia di Virgilio Alterocca pensò bene di assecondare i desideri del figlio, che <<bramoso di istruirsi all’insegnamento di un istrumento in fiato in ottone>> (probabilmente il flicorno) aveva domandato ai genitori di potersi cimentare in questo campo.

In data 17 gennaio 1868, ecco quindi che il padre Ferdinando Alterocca scrisse una lettera al Sindaco di Terni (Nicoletti Giuseppe) per chiedere l’ammissione di Virgilio alla Scuola di Musica e di poter con ciò partecipare alle lezioni del maestro Antonio Valentini.

Il ragazzo fu accolto da principio in forma provvisoria, in attesa che il maestro ne avesse verificato la <<sua attitudine per la musica e per lo strumento prescelto>>, divenendo poi allievo in pianta stabile una volta accertate le sue potenzialità.

Due anni più tardi, in data 11 gennaio 1870, ecco Ferdinando formulare un’analoga richiesta al primo cittadino (il cav. Bernardino Faustini) affinché il ragazzo fosse invece considerato per un posto da <<alunno comunale nell’insegnamento del violino>>.

Non abbiamo purtroppo altri dettagli rispetto a tali esperienze, possiamo tuttavia pensare che Virgilio Alterocca avesse pertanto imparato a suonare il flicorno ed il violino, lasciando poi quegli studi quando, nel 1872, conseguì l’apposita patente normale per l’insegnamento nelle scuole elementari.

C’è comunque da ritenere che, una volta divenuto adulto, egli seppe fare tesoro delle suddette esperienze, dimostrandosi sempre pronto a sposare cause in favore della musica quando se ne presentò l’occasione.

All’inizio del 1882, ecco ad esempio la cittadinanza mobilitarsi per riportare a Terni la salma del compositore Giulio Briccialdi, che era morto a Firenze il 17 dicembre 1881. In linea con le sue possibilità a quel tempo, Virgilio Alterocca aderì alla campagna con un simbolico versamento di Lire 2.

Una volta fondato il periodico L’Annunziatore Umbro Sabino, nel gennaio 1886 lo troviamo invece chiamare a raccolta i suoi lettori per sostenere una campagna lanciata a Milano in onore del compositore Amilcare Ponchielli (1834 – 1886), al quale la città lombarda intendeva dedicare un monumento.

Avendo il comitato promotore chiesto il sostegno delle città <<ove esiste il culto del bello>>, Virgilio Alterocca si attivò proprio perché <<Terni non [fosse] seconda a nessuna delle città consorelle>>. Insieme a Giuseppe Cerquetelli e ad Augusto Moscatelli, che lo affiancarono nell’iniziativa, egli propose allora di organizzare un paio di maestosi concerti per poi devolvere il ricavato alla causa.

Va poi segnalato come, almeno fin dal 1895, tra i vari articoli commerciati da Alterocca vi fossero pure pianoforti usati da acquistarsi in pronta cassa. C’è da credere che questo tipo di attività dovette poi crescere negli anni successivi, poiché ciò è quanto si deduce dalla Guida di Terni fatta da lui stampare nel 1899 in sinergia con Luigi Lanzi.

Si legge infatti nella parte inserzionistica dedicata allo Stabilimento Alterocca: <<ricco deposito di pianoforti esteri e nazionali da vendita e da noleggio, di musica e d’ogni specie d’istromenti musicali>>.

Una volta archiviata l’esperienza sui banchi del consiglio comunale di Terni, come consigliere prima, come assessore poi, e sui quali si era battuto affinché fosse allargato il numero degli studenti da ammettersi alle scuole di musica, nel novembre 1903 troviamo quindi Alterocca partecipare ad un ritrovo conviviale con i componenti dell’antico Concerto Cittadino.

In tale occasione, volle commemorare la figura del maestro Felice Cavallotti (1842 – 1898), lodando l’impegno che il noto autore drammatico aveva profuso per lo sviluppo dell’arte musicale cittadina.

Sebbene Virgilio Alterocca fosse ormai fuori dalle cose attive della politica, nel settembre 1905 si vide inoltre assegnare un ruolo nella deputazione per la sorveglianza e la disciplina del Concerto Comunale, ottenendo allo scrutinio 21 voti. Gli altri eletti furono Augusto Garofoli, Cesare Danzi e David Faustini.

Queste sono le notizie reperite dove è testimoniata la sensibilità di Virgilio Alterocca nei confronti della musica. Esse sono tratte dal volume Virgilio Alterocca (1853-1910): biografia analitica con cenni sulla sua famiglia (Thyrus, 2016), scritta dall’autore del presente articolo.

Christian Armadori

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