Una placca blu in onore di Bob Marley sarà collocata sulla facciata dell’indirizzo di Chelsea che divenne per l’artista giamaicano una sorta di seconda casa.

Nel gennaio 1977, Bob Marley si trasferì al 42 Oakley Street insieme alla moglie Rita Anderson.

L’icona del reggae era ritornato a Londra poco dopo essersi salvato ad un attentato di natura politica perpetrato qualche settimana prima nei suoi confronti, che lo aveva leggermente ferito al petto e ad un braccio.

Bob Marley sarebbe poi rimasto nella capitale inglese per due anni consecutivi, in una specie di esilio forzato. Sotto un’immagine del suo indirizzo a Chelsea.

Il periodo londinese coincide con l’uscita dell’album Exodus, che dal 1977 ha venduto oltre un milione e mezzo di copie, e che include brani famosissimi quali Jamming, One Love e Waiting In Vain.

<<Ovviamente Bob Marley era giamaicano nel profondo del cuore -ha dichiarato lo storico David Olusoga, membro dell’English Heritage Blue Plaques– ma Londra era per lui una seconda casa, in molti differenti aspetti. Divenne per lui un posto dove sperimentare cose nuove, costruire la sua carriera, e trovare rifugio dopo il tentato omicidio nei suoi confronti. È chiaro come Londra abbia accolto Bob Marley in vari momenti della sua vita>>.

Durante i due anni trascorsi a Chelsea, si racconta come Bob Marley, e gli altri membri della sua band, attraversassero regolarmente il Tamigi per andare a giocare a calcio a Battersea Park.

Quella a Oakley Street sarà la seconda placca blu che Londra dedica al cantautore giamaicano.

Ne esiste infatti un’altra al 34 Ridgmount Gardens (fermata metro Goodge Street), dove Bob Marley, ancora poco conosciuto fuori dal suo paese natale, prese alloggio nel 1972 insieme agli membri della band the Wailers.

Su richiesta, possiamo passare da questi due indirizzi nel nostro tour della Londra Rock.

http://www.londrainitaliano.it/tour-londra-leggende-del-rock/

Da segnalare come lungo Oakley Street abbiano vissuto altri personaggi celeberrimi quali David Bowie, Oscar Wilde e George Best.

Immagini utenti wikipedia Ueli Frey, Edwardx,

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