Il 5 aprile 1921 nasceva a Terni uno dei giocatori che più hanno dedicato la loro carriera alla maglia rossoverde.

Sto parlando di Orlando Strinati, affettuosamente Lello per i tifosi della Ternana, che con 247 presenze all’attivo si colloca al quarto posto nella speciale classifica, dietro a Ratti, Marinai e Bonassin, i quali non era tuttavia nativi di Terni.

Siccome la storia della Ternana è fatta dai personaggi che l’hanno scritta, ho pensato di dedicare un breve profilo alla figura di Orlando Strinati, pure per farlo conoscere ai più giovani.

A parte una breve parentesi lontano da Terni nel periodo 1942-1943 in cui svolse il militare (giocò con il Gruppo Sportivo Falck ed il Chieti), Strinati ha sempre e solo indossato la maglia della squadra della sua città, con la quale ha militato per ben 13 stagioni.

Fatte le dovute proporzioni, Strinati rappresenta per la Ternana quello che Totti rappresenta per la Roma.

C’è da credere che Orlando si avvicinò al calcio seguendo le orme del fratello Violando (classe 1913). Pure egli aveva vestito la maglia della Ternana, a metà degli anni ’30. Dalle notizie frammentarie relative a quel periodo non risultano tuttavia sue presenze in prima squadra.

Orlando aveva invece esordito l’8 maggio 1938, all’età di 17 anni, in occasione della sconfitta subita dalla Borzacchini per 3-0 sul campo dell’Interamnia Teramo, in una gara valevole per la Coppa Italia Centrale. Siccome proprio quel giorno i titolari erano impegnati nella concomitante sfida di campionato contro la Lazio II, la squadra si presentò in Abruzzo con le riserve.

La Borzacchini riuscì poi a ribaltare il risultato dell’andata, e pure a vincere la Coppa Italia Centrale, unico trofeo nella storia del club rossoverde. La finale con la Sambenedettese fu giocata ben quattro volte, persistendo la parità tra le due squadre (erano previsti i supplementari ma non i rigori). Strinati fu schierato titolare dal tecnico ungherese Bela Karoly nel primo di questo incontri.

A farlo esordire in campionato fu invece l’indimenticato tecnico Guido Gianfardoni, in occasione della sfida del 7 aprile 1940 a Terni in cui i rossoverdi si imposero per 4-1 sulla Tiferno (Serie C).

Strinati era un instancabile mediano tutto polmoni, un po’ come Oriali per capirci, piccolo di statura e molto agile. Faceva un lavoro sporco in mezzo al campo, e non era fare goal il suo mestiere.

Nonostante le tante presenze in rossoverde, sono infatti solo 9 le reti da lui messe a segno, la prima delle quali il 26 dicembre 1948 nella vittoria interna per 3-0 contro la Solvay (Serie C).

L’apice della sua carriera si ebbe a cavallo tra il 1946 e il 1948, quando Lello ebbe modo di esordire in Serie B in occasione della gara Ternana-Pescara 1-1 (22 settembre 1946). In panchina sedeva pure in quell’occasione un ungherese, ovvero Eugeny Takàcs.

Nell’arco di due stagioni, Orlando Strinati collezionò 37 presenze tra i cadetti, sfiorando addirittura la Serie A nella stagione 1946-47, quando la Ternana arrivò seconda in classifica a tre lunghezze di distanza dalla Salernitana.

Il buon Lello, che come molti altri giocatori rossoverdi si divideva tra calcio e Acciaieria, pensò di rimanere alla Ternana anche quando cominciò la parabola discendente del club verso le serie inferiori, indossando spesso la fascia di capitano.

Disputò quindi in rossoverde due tornei di Serie C (1948-49 e 1949-50), due di Promozione Interregionale (1950-51 e 1951-52), e finanche due di Promozione Umbra (1952-53 e 1953-54).

Nella fallimentare stagione 1951-52, condizionata da gravi difficoltà economiche, Orlando Strinati rivestì per un certo periodo anche il ruolo di giocatore-allenatore.

La sua esperienza in rossoverde si concluse nella trionfale stagione 1953-54, quando la Ternana dominò il torneo di Promozione Umbra e ritornò in IV Serie. Fu quella l’unica volta che Orlando Strinati conquistò una promozione in carriera: chiuse dunque in bellezza, realizzando in quella stagione anche 3 reti, di cui una nella stracittadina contro la Bagicalupo.

In quegli stessi anni, con la Ternana aveva giocato anche l’altro fratello Rodolfo Strinati (classe 1923), collezionando 66 presenze e 8 reti nel periodo 1950-1953.

Conclusa la carriera attiva, Orlando Strinati rimase sempre nel mondo del calcio, continuando ad allenare le squadre giovanili della città almeno fino all’età di 70 anni.

Orlando Strinati è morto nella sua Terni il 3 agosto 2004. Aveva 83 anni.

In sua memoria, l’amministrazione comunale ha dedicato il campo sportivo del Terni Est in Via Vulcano.

Ricordo personalmente di Orlando Stinati la sua disponibilità e l’allegria dei suoi racconti.

Proprio a proposito della finale di Coppa Italia Centrale contro la Sambenettedese, Orlando Strinati ricordava la disinvoltura delle cameriere dell’albergo, che erano stato probabilmente addestrate per distogliere l’attenzione dei giocatori rossoverdi alla vigilia della gara.

E curiosa era anche la sua giustificazione per il pesante 8-0 subito a Palermo nel torneo 1947-48. A suo dire, il portiere De Angelis aveva bevuto qualche bicchiere di troppo prima della partita. Ma visto l’entità del rovescio, c’è da credere che non fu il solo.

Orlando Strinati è stato una bandiera della Ternana nel vero senso della parola. E non ha mai smesso di seguire affettuosamente i rossoverdi, sebbene qualche volta con un pizzico di rammarico per la poca considerazione che le dirigenze riservavano alle vecchie glorie del passato.

Siamo sicuri che la Ternana di Cristiano Lucarelli gli avrebbe sicuramente regalato una grossa soddisfazione!

Le immagini di questo articolo sono di proprietà di Mario Strinati, uno dei due figli di Orlando.

Christian Armadori

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