C’è un’isola in mezzo al Tamigi che ha visto esibirsi musicisti leggendari come The Rolling Stones, The Who, Eric Clapton, David Bowie, Pink Floyd, Genesis, Rod Stewart e Black Sabbath, e che negli anni settanta divenne la sede della più grande comunità di hippies di tutto il Regno Unito.
Questo fazzoletto di terra si chiama Eel Pie Island, cioè l’isola del pasticcio di anguilla, dal nome del popolare piatto che veniva servito nelle taverne in loco tra il 1700 e il 1800.
Eel Pie Island, distante dalla stazione di Twickenham una decina di minuti a piedi, collegata alla terraferma da un ponte pedonale, è oggi un’oasi di pace e tranquillità, lontana dal rumore del traffico, dove sorgono un gruppo di case in cui alloggiano pittori, scultori, artigiani del vetro, ceramisti, tutti particolarmente affezionati alla loro privacy, e quindi poco propensi ad accogliere visitatori.
Due fine settimana all’anno, tuttavia, questi artisti sono soliti fare uno strappo alla regola, consentendo in via eccezionale delle visite a pagamento ai loro studi in orari prestabiliti. In quei giorni, sulla sponda nord dell’isola, si danno inoltre appuntamento falegnami, saldatori e fabbri, che è possibile vedere all’opera nella costruzione di barche.
Quest’isola dal nome stravagante, che oggi costituisce un affascinante mix di quiete residenziale e lavoro artigianale, con lussuosi yacht attraccati alle sue rive, vanta però un passato di tutt’altra sostanza, rimasto nella memoria di chi rimpiange i tempi in cui il jazz, il rhythm’n’blues e il rock la resero famosa.
Tutto cominciò negli anni ’50, quando il fatiscente Eel Pie Hotel, popolare prima della guerra per le sue lussuose sale da tè, fu trasformato in uno dei migliori locali jazz della nazione.
Negli anni successivi, furono appunto il rhythm’n’blues e il rock a prendere il sopravvento. Sul palcoscenico dell’hotel, provvisto di grande sala da ballo, si esibirono tra il 1957 e il 1967 nomi di artisti che sarebbero poi divenuti celeberrimi, quali The Rolling Stones, The Who, Rod Stewart, Eric Clapton.
Preoccupate dall’atmosfera di “sesso, droga e rock’n roll” creatasi nel piccolo isolotto, le autorità pretesero nel 1967 una costosa ristrutturazione dell’hotel, che riaprì i battenti nel 1969 con il nome di Colonel Barefoot’s Rock Garden.
Altri grandi nomi della musica confuirono quindi lungo quelle sponde del Tamigi, quali Black Sabbath, Pink Floyd, Genesis, David Bowie, Hawkwind, questo fino all’anno 1969, quando un gruppo di anarchici occupò le stanze dell’hotel trasformando presto l’isola nella più grande comunità hippies di tutto il Regno Unito.
Un devastante incendio, dovuto probabilmente agli stessi squatters che avevano cominciato ad usare le attrezzature dell’hotel come legna da ardere in un inverno particolarmente freddo, comportò tuttavia nel 1971 la partenza degli hippies e la fine dell’idillio “peace and love”.
A distanza di oltre 45 anni, sull’isola ben poco rimane di quei tempi che fecero le storia della musica. Siccome proprio tra fine giugno e inizio luglio i residenti dell’isola concedono l’accesso ai visitatori, abbiamo però pensato di segnalare questa cosa agli italiani che vivono a Londra, senza comunque citare qui nei dettagli i giorni e gli orari.
Dalle poche informazioni presenti in rete, gli organizzatori dell’evento non sembrano infatti gradire un afflusso di massa, e non vorremmo quindi creare loro alcun disagio o disturbo. Cercando bene, è però possibile ricavare i ragguagli utili alla visita, sebbene non sia chiaro quale sia il prezzo di accesso.
Se andate, raccontateci pure la vostra esperienza, ma non vi aspettate di certo che gli artisti di Eel Pie Island vi offrano un pasticcio di anguilla!