Eccoci a raccontare un’altra importante pagina relativa a Virgilio Alterocca, connessa stavolta al suo ruolo di imprenditore.

Intorno al 1880, la piccola cittadina di Terni cominciò ad essere interessata da un’industrializzazione su larga scala, inaugurata con la costruzione della Fabbrica d’Armi e proseguita con quella della grande Acciaieria.

E con la rivoluzione industriale, arrivarono gradualmente anche i progressi della scienza. Il 24 dicembre 1883 ci fu il primo esperimento per l’illuminazione elettrica, compiuto nella centralissima Piazza Vittorio Emanuele. Nel maggio 1884 fu invece approvato il progetto per rifornire il centro di Terni con l’acqua potabile derivata dalla sorgente Peschiera.

Il 27 dicembre 1883, Virgilio Alterocca aveva lanciato il primo numero del settimanale L’Annunziatore Umbro-Sabino.

All’epoca, egli aveva appena compiuto 30 anni.

Dalle colonne del suo giornale, Alterocca condusse da subito una serie di campagne focalizzate sulle nuove scoperte, facendosi anche promotore di un comitato per permettere un’ampia partecipazione di concittadini all’Esposizione di Torino del 1884.

Il 30 dicembre 1877 era stata registrata a Milano la prima introduzione pratica del telefono in Italia. Nel 1879 tutti i telegrafi di Roma avevano adottato quell’ultima incredibile invenzione.

Nessuno ancora si era tuttavia adoperato affinché pure l’Umbria avesse potuto usufruire dei benefici del telefono.

Con quella incredibile lungimiranza che lo contraddistinse per tutta la vita, ecco allora Virgilio Alterocca annunciare la sua volontà di introdurre a Terni quello strano strumento ancora sconosciuto alla massa.

Si legge su L’Annunziatore Umbro-Sabino del 15 maggio 1884:

“Il sig. V. Alterocca sta facendo un accurato studio per accertare se in vista del crescente sviluppo di Terni e del gran movimento commerciale sia in questa città possibile l’impianto di una rete telefonica al servizio del pubblico. Appena sia completato il progetto e così conosciuto il prezzo di abbonamento, si provvederà ad un appello generale per conoscere se il numero degli abbonati sarà sufficiente all’attuazione dell’idea”.

Dovette tuttavia passare oltre un anno affinché il disegno potesse prendere un minimo di consistenza. Nell’agosto 1885, Alterocca scrisse una lettera indirizzata ad enti pubblici, direttori di stabilimenti ed ai principali punti vendita, con l’intento di far sottoscrivere i primi abbonamenti. Si legge tra l’altro:

“C’impegneremmo a dimostrare a lume d’evidenza, malgrado le nostre deboli vedute, a chi ne dubitasse ancora, l’immensa utilità che di siffatto servizio avrebbe a risentire anche la nostra Terni, tuttoché non si avvertano ancora in essa notevoli distanze”.

Al proposito manifestato, seguirono una serie di passaggi che si rivelarono determinanti perché l’idea diventasse realtà, in particolare l’intesa raggiunta con la Direzione Generale dei telegrafi per il riconoscimento del diritto di esercizio. Le parole con cui Alterocca diede conto di ciò rivelano la sua straordinaria abilità premonitrice, che ancora oggi desta meraviglia considerata l’attinenza delle considerazioni da lui esposte. Scrisse infatti su L’Annunziatore Umbro-Sabino del 30 dicembre 1886:

“Da principio, come accade di tutte le cose nuove, avremo chi troverà il telefono una istituzione superflua o prematura. Poi man mano che se ne verranno conoscendo in pratica i numerosissimi vantaggi, prenderanno il telefono perfino i facchini e i lustrascarpe. Lo vedrete”.

E dopo aver predisposto nel palazzo della Cassa di Risparmio la sede degli uffici direzionali ed amministrativi, Alterocca convenne attivare il primo collegamento tra l’ufficio trasporti a domicilio in piazza V. Emanuele e l’ufficio guardie daziarie alla stazione, incontrando pure l’interesse del Municipio, che decise di stipulare un contratto per sei postazioni telefoniche.

Il 1 dicembre 1877 venne quindi inaugurato a Terni il primo servizio telefonico pubblico dell’Umbria.

Questo il resoconto del periodico Cornelio Tacito nell’annunciare lo storico evento:

“L’impianto telefonico della ditta V. Alterocca e C. funziona egregiamente fin dal 1 Dicembre, mercé l’iniziativa e la direzione dello stesso sig. Alterocca. Al primo impianto, sormontate le difficoltà che mai si scompagnano da ogni buona impresa, gli abbonati raggiunsero il numero di 50 che presto si duplicheranno. Le spese d’abbonamento sono soltanto dieci lire mensili; noi che abbiamo sperimentato l’esatto funzionamento degli apparecchi, secondo gli ultimi sistemi, sentiamo il dovere di raccomandare a tutti gli industriali, negozianti e privati l’applicazione di questo nuovo portento della scienza”.

Il nuovo mezzo di comunicazione divenne in breve così popolare da doversi persino richiedere un aggiornamento dell’elenco telefonico. Al 1 marzo 1888 si potevano contare a Terni 62 abbonati, di cui forniamo qui le generalità:

Albergo Europa, Albergo Italia, Banca Nazionale, Bennati&Nevi, Bizzoni Vincenzo, Bon Cassiano, Jacoboni casa, Comandante Vigili, Ceccarelli Mariano, Caffè Elvezia, Conti Paolo, Cassa Risparmio, Cerafogli Attilio, Cianconi Carlo casa, Sindaco gabinetto, Teatro Comunale, Direzione Dazio, Guardie Municipali, Direzione mattatoio, Caserma Vigili, Decupis Pietro e C., Falchi farmacia, Fonzoli Enrico negozio, Graziani-Pressio abitazione, Galassi Vittorio abitazione, Lansel E. e C. negozio in piazza, Marchetti Ermete, Moriconi Luigi, Molino di Camporeale, Moscatelli Augusto, Magalotti Fratelli fabbrica di birra, Jacoboni C. agenzia trasporti, Sinigaglia Angelo ferriera, Rossi Guglielmo, stazione ferroviaria, sotto prefettura, Sampaolesi agenzia trasporti, Zilli Antonio casa, Magalotti Fratelli fabbrica di ghiaccio, Moscatelli Diomiro, Masci Luigi, Lansel Enrico e C. succursale, Banca Popolare, Stabilimento Valnerina, Lanificio Gruber, Fabbrica Armi, Iutificio Centurini, Stabilimento Cianconi e Galassi, Torricelli villa, Cianconi e Galassi cave, Zilli cartiera.

L’articolo è tratto da una ricerca condotta da chi scrive e pubblicata nel 2016 dalla casa editrice Thyrus, con titolo Virgilio Alterocca (1853-1910): biografia analitica con cenni sulla sua famiglia.

Christian Armadori

Condividi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *