L’artista di cui vi parlo brevemente stavolta è Louis Bélanger, un pittore paesaggista e disegnatore svedese che ha dedicato un’opera alla Cascata delle Marmore, non ancora catalogata nell’archivio dei pittori plenaristi.
Bélanger non era però nato in Svezia, bensì a Parigi, nel 1756. La sua formazione artistica era avvenuta proprio in Francia. I suoi primi maestri erano stati Francesco Casanova and Louis-Gabriel Moreau.
L’artista viaggiò in modo estensivo attraverso l’Europa. Si ritiene che possa aver vissuto a Roma nel periodo compreso tra il 1780 e il 1785. A tale esperienza italiana è presumibilmente da connettersi il dipinto oggetto di questo articolo.
Rientrato temporaneamente nella terra natia, Bélanger si trasferì a Londra in seguito agli eventi della Rivoluzione francese, dove visse tra il 1790 e il 1797. Tre suoi lavori furono esposti alla Royal Accademy of Arts. Qui era conosciuto come “il pittore del duca di Orléans”.
Lasciata l’Inghilterra, dal 1798 l’artista si stabilì definitivamente a Stoccolma. L’anno successivo fu nominato pittore della corte svedese dal re Gustav IV.
Bélanger morì nella capitale svedese nel 1816. Diverse delle sue opere sono oggi conservate al Nationalmuseum di Stoccolma.
Le cascate di Tivoli, 1783
Come tanti artisti di quel periodo, anche Bélanger volle appunto visitare la Cascata della Marmore e immortalarla in uno dei suoi lavori.
Si tratta di un’opera su carta realizzata con la tecnica mista dell’acquerello e del guazzo, per cui l’artista si contraddistingueva.
Singolare la storia successiva di questo dipinto. Fu messo in vendita dalla casa d’aste Christie’s il 21 novembre 1967, da cui venne acquistato da un tale Colnaghi per la somma di 315 sterline. Nel febbraio 1968, Colnaghi lo cedette al Ministero del Lavoro britannico. Oggi questa Cascata delle Marmore si trova addirittura in Etiopia, ad Addis Abeba, dove è conservata presso l’ambasciata del Regno Unito.
Christian Armadori
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