Ci sono grandi artisti che sono giunti nel borgo di Marmore per dipingere o disegnare dall’alto la Cascata. I più noti sono sicuramente Camille Corot e William Turner.
E poi ci sono artisti, pure di grosso spessore, che nel borgo di Marmore vi sono addirittura nati, come è il caso di Carlo Montarsolo, ovvero uno dei più validi esponenti italiani della pittura del dopoguerra.

Marmore

Abbiamo deciso di raccontarvi brevemente la sua storia, convinti che la riscoperta sul territorio di questo personaggio possa rappresentare un motivo di orgoglio per tutta la locale comunità.

Autoritratto.

Carlo Montarsolo è noto negli ambienti della storia dell’arte come pittore napoletano. Tutti i numerosi scritti che sono stati pubblicati sulla sua figura ci dicono tuttavia che il luogo di nascita era Marmore.

Abbiamo quindi convenuto di indagare questo legame con il nostro territorio, cominciando intanto con una prima ricognizione delle fonti.

Abbiamo dapprima contattato l’Associazione Montarsolo, che gentilmente ci ha fornito delle indicazioni sulle ragioni per cui la famiglia di Carlo era giunta in questa zona.

Ugo Montarsolo, padre di Carlo, si era trasferito a Terni per lavorare come contabile all’Acciaieria. Con lui era salita anche la moglie, la signora Gemma Zacchei.

Il 29 maggio 1921 venne al mondo il loro figlio Carlo. L’atto di nascita, tratto dai registri dell’allora Comune di Papigno, conferma che il pittore nacque a Marmore. Sull’atto manca tuttavia il numero civico dove il parto avvenne, andrebbero pertanto svolte ulteriori ricerche per individuare quale fu la casa.

C’è da credere che la famiglia Montarsolo rimase a Marmore solo per un breve periodo. La coppia nel 1923 era infatti già rientrata a Portici, dove nacque l’altro figlio Paolo Montarsolo, che fu invece un noto cantante lirico.

Non è negli scopi di questo articolo presentare nel dettaglio la biografia di Carlo Montarsolo, forniremo comunque delle informazioni essenziali.

Carlo si era avvicinato alla pittura giovanissimo, vincendo già all’età di 15 anni il premio Ludi Yuvenilis; il suo primo interesse fu la pittura ad olio; si laureò in Economia e Commercio e poi intraprese un carriera nell’Aeronautica.

Nel 1948 tenne a Napoli la sua prima mostra personale, ricevendo giudizi critici entusiastici. Nel 1957, sempre a Napoli, vinse il Premio Mancini. Montarsolo partì poi per il Belgio, dove rimase molto colpito dalle opere di Picasso e Braque. Cominciò quindi a produrre nuovi lavori tra realtà ed astrazione, influenzato dalla lezione del cubismo analitico.

Fiori di campo.

Montarsolo è stato presente a tutte le edizioni della Quadriennale di Roma dal 1951 al 1973, ma anche alle Biennali di Venezia, alla Biennale Internazionale del Mediterraneo, e successivamente a Melbourne, New York e Sydney come rappresentante italiano della Quadriennale di Roma.

Per i suoi meriti artistici e culturali, nel 1968 venne insignito dal Capo dello Stato della Commenda al merito artistico della Repubblica. Numerosi i premi ottenuti in quel periodo. Montarsolo ha poi esposto in gallerie di tutto il mondo, spesso invitato dagli Istituti Italiani di Cultura.

Nel 1986, si tenne una sua mostra antologica al Museo Vigna Pignatelli di Napoli. Nel 1993, un’altra sua personale si svolse all’Università Federico II di Napoli, dove Carlo si era laureato. Nel 1996, Montarsolo ottenne il premio Sileno d’Oro, già assegnato anche a Renato Guttuso.

Carlo Montarsolo è scomparso il 23 luglio 2005 a Monte Compatri (Roma).

Lave vesuviane.

I suoi lavori sono nelle collezioni degli Istituti Italiani di Cultura nel mondo, alla Permanente di Milano, nei musei d’arte moderna di Roma, Parigi, Monaco, Bonn e Santo Domingo.

Da un catalogo del 1972, si scopre come alcune sue opere fossero possedute a Terni da privati e dalla Galleria Poliantea. Sempre nell’ambito della stessa galleria, nel 2005 altre tele di Montarsolo vennero esposte presso Palazzo Primavera.

Carlo Montarsolo.

Sembrerebbe di escludersi che il pittore abbia mai eseguito opere paesaggistiche con soggetto il territorio umbro. Da quanto ci hanno riferito dall’Associazione Montarsolo, Carlo ricordava tuttavia sempre con piacere il fatto di essere nato a Marmore.

E siamo sicuri che con altrettanto piacere Marmore, e la città di Terni, accoglieranno adesso Carlo Montarsolo nel novero dei concittadini illustri.

Il dipinto in copertina si intitola Nuvole tempestose sul Vesuvio: il vulcano di Napoli era infatti uno dei soggetti preferiti di Montarsolo.

Si ringraziano i signori Federico Romanelli Montarsolo, presidente dell’Associazione Montarsolo, e Gigi Manini, del servizio anagrafico del Comune di Terni, per il prezioso supporto fornito a questa piccola investigazione.

Per un quadro più completo sull’artista inseriamo qui il link dell’Associazione Montarsolo.

http://www.carlomontarsolo.it/

Christian Armadori e Sheila Santilli.

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2 Comments

  • Gianluca Covicchio, 25 Aprile 2021 @ 1:37 Reply

    Complimenti a Sheila Santilli e Christian Armadori, per il prezioso lavoro svolto che, condividendolo, consente all’intera comunità non solo di apprezzare questa interessante storia, ma alimenta il sentimento di passione, appartenenza e orgoglio per il nostro territorio e la comunità di Marmore. Grazie

  • Domenico, 29 Aprile 2021 @ 19:06 Reply

    Bravi, Crhistian e Sheila, Riscoprire artisti che hanno un qualche legame con il nostro territorio e’ encomiabile… Montarsolo poi e’ sicuramente un artista di rilievo nel panorama artistico del dopoguerra .

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