Ardengo Soffici (1879-1964) è stato un personaggio eclettico, che si è contraddistinto come pittore, scrittore, poeta e saggista.

Diverse sono le biografie sulla sua figura disponibili in rete, mi limiterò pertanto a fornire giusto poche informazioni essenziali.

Ardengo Soffici

Soffici era nato a Rignano sull’Arno da una famiglia di agiati agricoltori che finì poi in rovina.

Seguendo la sua vocazione per l’arte e la letteratura, nel 1900 si trasferì a Parigi, dove conobbe tra gli altri Guillaume Apollinaire e Pablo Picasso.

Rientrato in Italia nel 1907, si stabilì a Poggio a Caiano.

Veduta di Poggio a Caiano.

Nel 1908 fu tra i fondatori della rivista La Voce insieme a Giuseppe Prezzolini e Giovanni Papini.

Aderì poi al futurismo, fondando nel 1913 la rivista Lacerba. Il rapporto con gli altri esponenti del movimento fu tuttavia segnato da profondi dissidi che provocarono presto una rottura.

Soffici partì quindi come volontario per la I Prima Guerra Mondiale.

Al ritorno dal conflitto divenne collaboratore de Il Popolo d’Italia e del Corriere della Sera.

Nel 1925 sottoscrisse il Manifesto degli intellettuali fascisti.

Nel 1939, su proposta di Benito Mussolini, fu nominato Accademico d’Italia.

Rimase fedele al regime fino alla sua caduta, al punto da aderire alla Repubblica Sociale Italiana.

Nel dicembre 1944 fu arrestato per collaborazionismo e trasferito nel campo internati civili di Collescipoli, dove rimase fino a luglio 1945. Fu assolto per mancanza di prove.

Nel 1955 ricevette il Premio Marzotto per la letteratura.

Soffici morì nel 1964 a Vittoria Apuana in seguito a un’emorragia cerebrale.

Al periodo del suo confinamento a Collescipoli è relativo il dipinto che ho inserito in copertina (inverno 1945).

Trattasi di un olio su cartone che misura 35,5 x 47,8 cm.

L’opera è in vendita sul sito Farsetti Arte a una quotazione compresa tra 12.000 e 20.000 euro.

Di seguito il link per il potenziale acquisto.

https://www.farsettiarte.it/it/asta-0164-2/ardengo-soffici-veduta-di-collescipoli.asp

Christian Armadori

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1 Comment

  • Ida, 17 Agosto 2021 @ 10:51 Reply

    Grazie Chri, sapevo di Ardengo Soffici e della sua permanenza nel campo di concentramento di Terni. Non avevo mai visto opere di questo periodo

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