Vi parlo oggi del pittore inglese George Augustus Wallis, un artista che dipinse la Cascata delle Marmore non ancora catalogato nell’archivio dei pittori Plenaristi.

Nato secondo la maggior parte delle fonti nel 1761 a Merton Surrey (1770 secondo altri contributi), nella periferia sud di Londra, Wallis giunse in Italia nel 1788, finanziato da George Greville, secondo Earl of Warwick.

La sua formazione iniziale fu influenzata dagli ambienti degli artisti tedeschi neoclassici.

Wallis fu da principio a Napoli, dove conobbe Jakob Philipp Hackert, pittore paesaggista che gli fece da guida e da maestro. Il suo personale Grand Tour lo portò successivamente a Paestum ed in Sicilia.

Quindi, dal 1794, Wallis si trasferì a Roma, dove cominciò a frequentare gli artisti Asmus Jacob Carstens, Gottlieb Schick e in special modo Joseph Anton Kock, di cui ammirò le aggrovigliate vedute alpine e romane. Qui Wallis realizzò numerosi schizzi di paesaggi della campagna romana.

Landscape near Roma, 1794.

Di ritorno a Londra nel 1806, il pittore fu osteggiato per la sua reputazione di democratico e simpatizzante dei Francesi.

Wallis fu quindi in Spagna nel periodo 1807-10, dove si guadagnò da vivere come di rivenditore di opere d’arte, poi raggiunse la Germania, in particolare la città di Heidelberg.

Dal 1817, l’artista inglese si stabilì in pianta stabile a Firenze, dove insegnò per l’Accademia delle Arti e del Disegno. Qui realizzò ritratti delle personalità fiorentine e schizzi di paesaggi su carta, poi da Wallis trasferiti su tela.

Portrait of an unknown lady.

Wallis ebbe un figlio, di nome Traiano, anch’egli pittore, che nel 1819 eseguì l’opera Il Martirio di Santa Cristina, attualmente a Firenze, nella Chiesa dei Santi Vito e Modesto a Bellosguardo.

Non è chiaro l’anno al quale riferire il dipinto che Wallis fece della Cascata delle Marmore, dal titolo The Marble Falls, Terni.

Trattasi di un olio su carta, delle misure 45,5 x 38,5 cm, conservato presso The Fitzwilliam Museum di Cambridge. Si pensa che sia stato realizzato tra il 1788 ed il 1806.

Wallis morì a Firenze, sua patria adottiva, nel 1847.

Christian Armadori

Fonti:

https://www.nationalgallery.org.uk/artists/george-augustus-wallis

https://www.britishmuseum.org/collection/term/BIOG50263

https://artuk.org/discover/artworks/the-marble-falls-terni-5027

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