Dopo aver parlato nei giorni scorsi del fatto che Sigmund Freud avesse visitato la Cascata delle Marmore, sono oggi a portare un documento a conferma di questa notizia.

La sera del 10 settembre 1897 il padre della psicoanalisi scrisse una lettera da Spoleto alla moglie Martha Bernays, in cui raccontò di aver visitato la mattina <<le Cascate indescrivibili di Terni>> e avere lì <<raccolto dei ciclamini>>. 

Fu dunque un’esperienza sicuramente molto suggestiva per il grande neurologo austriaco, non fosse per il pranzo poi consumato a Terni, da lui definito <<il primo pessimo pasto fino a quel momento>>.  Tale affermazione è probabilmente da riferirsi al periodo compreso tra la sua partenza da Venezia, il 3 settembre 1897, e il suo arrivo a Terni, che è dunque da ascriversi al giorno 10 settembre 1897.

Il contenuto integrale della lettera.

Si ricorda come Freud viaggiasse in compagnia di suo fratello Alexander e di un allievo-paziente di nome dott. Felix Gattel.

Freud proveniva da Orvieto e si era fermato il giorno precedente al Lago di Bolsena.

La mappa del viaggio di Freud in Italia nel 1897.

La lettera è stata pubblicata in S. Freud, Notre coeur tend vers le Sud, un volume dove sono riportate le corrispondenze di Freud nel periodo 1895-1923 (edizioni Fayard, 2005).

Christian Armadori

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