Con questo articolo vogliamo portare un piccolo contributo ai parlanti di lingua italiana per evitare alcuni tipici errori di pronuncia nella lingua inglese.

Spesso sentiamo nei nostri telegiornali delle parole pronunciate in modo del tutto inesatto. Vediamo gli esempi più classici.

Cominciamo con la parola mela (apple), che una grande fetta di italiani pronuncia eppol, compresi i giornalisti che si occupano dell’omonima casa di produzione. La sua corretta dizione è piuttosto qualcosa tipo appol (grafia fonetica /ˈæpəl/). Ecco un video con la corretta pronuncia nell’inglese britannico, preso dal dizionario Collins.

https://www.youtube.com/watch?v=phT22oBa8TU

Comuni sono anche le pronunce errate per un gruppo di parole che possiamo inserire nella stessa famiglia, quali cat, bag, bad, black, che gli italiani tendono ad esprimere con la dizione ket, beg, bed, bleck. Guardate le loro grafie fonetiche: /ˈkæt/, /ˈbæg/, /ˈbæd/, /blæk/. E sentite a titolo di esempio come si pronuncia gatto:

https://www.youtube.com/watch?v=IctwlBDPy-Y

Ci sono poi tutta una serie di parole pronunciate in modo errato che spesso ricorrono quando si parla di economia. Tra queste inseriamo gap (/ˈgæp/), plan (/ˈplæn/), fund (/ˈfʌnd/), cap (/ˈkæp/). Ascoltiamo ad esempio come pronunciare gap, che possiamo tradurre in italiano come “spazio vuoto”, “buco”, “intervallo”:

https://www.youtube.com/watch?v=P-bOq-vcsPQ

Ci sono poi oggetti di uso comune pronunciati in modo incorretto, tipo ad esempio il “distintivo” che si mette sull’uniforme al lavoro, il badge,  tradotto pure come “cartellino”, che gli italiani tendono a chiamare bedg o addirittura beidg. La sua grafia fonetica è /ˈbædʒ/. Questa invece è la pronuncia:

https://www.youtube.com/watch?v=xrHvXUGhpEM

Abbiamo poi altre parole, al pari di mela, il cui uso non corretto è talmente consolidato che nessuno sembra farci caso. Partiamo dal termine brand, ossia “marca”, che non si pronuncia brend, bensì /ˈbrænd/. Di seguito il video:

https://www.youtube.com/watch?v=iIGjanaXVbM

Passiamo poi alla parola break, cioè “pausa”, che non si pronuncia affatto brek, bensì /ˈbreɪk/:

https://www.youtube.com/watch?v=8hmnV3Q6LZQ

Lo stesso vale per la parola snack, ossia “spuntino”, che non è snek, ma piuttusto /ˈsnæk/

https://www.youtube.com/watch?v=k6fiomESYdI

Un altro errore classico è la parola club, che la maggioranza degli italiani pronuncia cleb, invece di /ˈklʌb/:

https://www.youtube.com/watch?v=Lfpd8HySVlg

Chiudiamo questa rassegna con una parola che la cui corretta pronuncia può sorprendere. Stiamo parlando del termine love, usato come nome o come verbo, che gli italiani pronunciano lov. La sua grafia fonetica è /ˈlʌv/. Questa invece la sua dizione:

https://www.youtube.com/watch?v=Hka0v2QpdSI

Se avete trovato utile questo articolo, allora potrebbe anche interessarvi sapere che, nella lingua inglese, la dicitura smart working non esiste. Di seguito il relativo articolo:

https://www.londrainitaliano.it/smart-working-in-inglese-non-significa-lavoro-da-casa/

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1 Comment

  • Anastasia, 16 Novembre 2022 @ 18:45 Reply

    Nice post Christian. One error in pronunciation that is quite common in Italian is also the ‘th’ words, starting or ending in ‘th’. For example, ‘think’ is incorrectly pronounced ‘tink’, ‘that’ is pronounced ‘dat’ or ‘with’ becomes ‘wit’, which as we know has a different meaning entirely. As English mother-tongue children, we also had to learn how to pronounce words correctly and everyone remembers repeating the series of words, ‘this’ ‘that’ ‘these’ and ‘those’, with their tongue brought to the front of the teeth to produce the ‘th’ sound correctly. Believe me, I know the difficulty in learning a new language and my Italian pronunciation needs a lot of improvement, even after 20 years. The important thing is to keep learning and improving. Ciao.

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