Arriva da un piccolo paese della Puglia il primo risultato concreto della campagna popolare da noi avviata nei mesi scorsi a Terni per la riscoperta di Virgilio Alterocca e della sua più stretta parentela.

Il comune di Sammichele di Bari, il cui sindaco dott. Filippo Boscia aveva fin dal primo momento salutato con grande interesse il nostro progetto di ricerca, ha infatti ufficializzato la decisione di intitolare una strada a questa laboriosa e colta famiglia ternana.

La cerimonia avverrà sabato 3 dicembre: il nome adottato sarà Via degli Alterocca.

Cerchiamo allora di capire perché questo comune pugliese di 6.500 abitanti, noto per i suoi deliziosi insaccati di suino e ovino, abbia convenuto di adottare tale toponimo, e quali siano i legami che lo ricollegano a Terni.

Tutto nasce nel 1884, al tempo in cui Francesco Alterocca, quinto in ordine cronologico dei nove figli messi al mondo da Ferdinando Alterocca e Maria Angeli, decise a soli 22 anni di lasciare la sua città per seguire la vocazione già cara a sua fratello Virgilio, e cioè quella dell’insegnamento.

Nato a Terni il 18 ottobre 1862, e sposato nel luglio 1883 con la giovane collega narnese Elena Gennari, il ragazzo prese infatti le valigie per accettare un incarico di maestro elementare in quel lontano territorio.

Francesco aveva conseguito proprio a Terni la patente normale di grado superiore per l’insegnamento nelle scuole pubbliche. Le prime esperienze dietro ad una cattedra le aveva maturate nella scuola privata fondata nel 1880, in via A. De Filis, dal fratello Virgilio. Qui Francesco impartiva lezioni agli operai privi dell’istruzione elementare e agli analfabeti desiderosi di iscriversi alle liste elettorali. Egli aveva inoltre svolto qualche supplenza nelle scuole elementari cittadine ed un tirocinio presso la Scuola Tecnica, ma niente di realmente stabile e continuativo. Forse questa la ragione che dovette indurlo ad una tale partenza.

Una volta giunto a Sammichele, il giovane Alterocca fece subito del suo meglio per farsi apprezzare da quella comunità, segnalandosi per dedizione, cultura e grande spirito di sacrificio.

Grande fu così il rammarico della popolazione locale quando, nel 1888, Francesco venne destinato alle scuole preparatorie di Bari. Lo dimostra una lettera che i cittadini di Sammichele di Bari vollero indirizzare al Corriere delle Puglie.

Ottenuta più tardi l’abilitazione per l’insegnamento della pedagogia, Francesco si contraddinse negli anni come direttore didattico, ispettore scolastico, poeta, autore di argomenti pedagogici e di narrativa per ragazzi. Nel suo girovagare da una parte all’altra della penisola (Francesco fu impiegato a Fabriano, Orte, Viterbo, quindi a Chiavari), egli conservò sempre un ottimo ricordo di quei luoghi della Puglia.

Nella sua opera Carteggio Minimo (anno 1904), Francesco definì infatti gli abitanti di Sammichele “gente buona e laboriosa”, raccontando delle grandi feste che gli tributarono quando gli capitò di ritornare da quelle parti.

Se Francesco può quindi considerarsi per Sammichele una sorta di cittadino onorario, ancora più profondo è il legame di due dei suoi quattro figli con quel piccolo paese.

Nel maggio 1884 lì nacque il primogenito Guglielmo Alterocca, che fu giornalista dell’Avanti! e de La Tribuna, e che curò per molti anni le tramissioni radiofoniche dell’EIAR (l’odierna RAI).

Nel dicembre 1885, sempre a Sammichele di Bari, nacque poi Arnaldo Alterocca, secondogenito di Francesco e Elena, che a sua volta fu letterato, poeta e docente universitario, medaglia d’oro dei benemeriti della cultura, nonché padre di Bona Alterocca, considerata oggi la biografa per eccellenza di Cesare Pavese.

Da qui la decisione della Giunta comunale di Sammichele di dedicare una strada che possa ricordare tutti insieme Francesco, Guglielmo e Arnaldo Alterocca.

Avevamo già accennato qualche settimana fa alla possibilità di un gemellaggio simbolico tra Terni e Sammichele di Bari.

L’autore di questo articolo ha avuto modo di conoscere personalmente il primo cittadino di quel Comune e di apprezzare la sua squisita disponibilità ed accoglienza. Ed è appunto grazie ai contatti intavolati con il dott. Filippo Boscia che è stato possibile apprendere molte notizie inedite sulla famiglia Alterocca, di cui si darà conto nella nostra biografia di prossima uscita.

Il Sindaco di Sammichele di Bari ha quindi adesso inviato una lettera a Leopoldo Di Girolamo, desideroso di condividere con la municipalità di Terni i contenuti di questa apprezzabile iniziativa.

L’intento che ci proponiamo qui è unicamente costruttivo. Vogliamo quindi augurarci che il Sindaco di Terni possa far sentire in modo adeguato la vicinanza della città per questo evento.

Un ponte culturale nel nome della famiglia Alterocca rappresenta una possibilità ed un primo importante tassello nel processo di riscoperta che abbiamo intrapreso. Sarebbe pertanto un peccato farsi trovare impreparati.

Christian Armadori

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