Sarà inauguarata in questi giorni la nuova scultura che andrà ad occupare il quarto plinto di Trafalgar Square.

Come da consuetudine, ogni due anni la grande piazza londinese dedicata all’ammiraglio Nelson vede alternarsi la statua collocata all’angolo con la National Gallery.

L’ultima è stata il grande pollice rivolto verso l’alto, denominato Really Good, che di certo non è passato inosservato tra i turisti in visita nella capitale britannica.

La nuova installazione si chiamerà invece The invisible enemy should not exist (Il nemico invisibile non dovrebbe esistere), ed è stata realizzata dall’artista Michael Rakowitz, americano di nascita, ma iracheno di origine.

Proprio ispirandosi alle sue origini, lo scultore ha realizzato un’opera che richiama la civiltà assira, in particolare l’antica città di Ninive, i cui resti sono stati gravemente danneggiati dalla furia dell’Isis.

La statua rappresenterà quindi un Lamassu, cioè uno dei grandi tori alati, con testa di uomo, che dal 700 a. C. circa erano a protezione dei cancelli d’ingresso a Ninive.

Uno di questo tori era ospitato al Museo di Mosul, saccheggiato appunto dai militanti del cosiddetto stato islamico nel 2015. Esso era a guardia del palazzo di Assurnasirpal.

Il potere simbolico della scultura sarà peraltro esaltato dal materiale con cui è stata assemblata. Rakowitz si è infatti servito di lattine vuote di sciroppo di dattero, un’industria locale che la guerra in Iraq ha praticamente messo in ginocchio.

L’opera sarà la dodicesima in ordine cronologico a trovare posto sul quarto plinto di Trafalgar Square.

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