Delle sei spose avute da Enrico VIII, sovrano di Inghilterra all’epoca Tudor, quella che più suscita interesse e compassione è sicuramente Anna Bolena, sua seconda moglie.

Deluso per non avere avuto l’erede maschio tanto desiderato, e infatuato da quella che poi sarebbe divenuta la sua terza consorte (Jane Seymour), il re trovò il sistema per liberarsi di Anna Bolena accusandola di adulterio, incesto, stregoneria e alto tradimento, ovvero una serie di imputazioni ritenute poi dagli storici per nulla attendibili.

Anna, pur proclamando fino all’ultimo la sua innocenza, venne quindi rinchiusa nella Torre di Londra, dove fu giustiziata con un colpo di spada al collo la mattina del 19 maggio 1536.

Sebbene si stesse trattando di una regina, nessuna cerimonia venne indetta per il suo funerale, e non fu predisposta neppure una bara, ciò in considerazione delle pesanti accuse che gravavano sulla Bolena.

La decapitazione fu una procedura privata alla quale assistettero solo poche persone. Si racconta che la testa ed il corpo della Bolena furono poi avvolti in un telo bianco da una delle sue dame e collocati in una cassa di legno di elmo.

La domanda che ancora oggi appassiona gli storici riguarda il luogo dove le spoglie vennero quindi effettivamente collocate.

Dove è sepolta Anna Bolena ?

Secondo la tradizione, i resti della regina vennero interrati in una tomba anonima presso la chiesa di San Pietro ad Vincula, cioè la cappella reale della Torre di Londra, che era stata completata nel 1520. La cassa di Anna sarebbe stata posta sotto al pavimento della chiesa, in corrispondenza del coro, accanto alle spoglie di suo fratello George, giustiziato solo quattro giorni prima.

Della tomba di Anna Bolena tornò quindi a parlarsi solo nel 1876, nel momento in cui l’allora regina Victoria ordinò il restauro della chiesa di San Pietro ad Vincula.

Fu in quel momento che i corpi ivi custoditi furono esaminati e identificati, tra cui appunto quello di Anna Bolena. Alla sfortunata regina venne quindi riservata una sepoltura sotto il pavimento marmoreo della cappella, oggi facilmente riconoscibile grazie alla presenza di una placca commemorativa (vedi foto in copertina).

Non tutti gli storici sono tuttavia concordi sul fatto che quello rinvenuto in epoca vittoriana fosse realmente lo scheletro di Anna Bolena.

Esistono anzi alcune leggende popolari, che narrano di luoghi diversi dove la regina sarebbe invece sepolta.

La più accreditata è quella che indica come luogo di sepoltura la chiesa del piccolo villaggio di Salle, nella contea del Norfolk, dove la famiglia Boleyn viveva fin dal 1318.

Alcuni amici della vittima, in gran segreto, avrebbero allora riesumato le spoglie di Anna, per poi condurle in questa località, dove la regina sarebbe stata sepolta a mezzanotte accanto alla tomba Geoffrey Boleyn, suo bisnonno, nonché patrono dell’edificio di culto (in foto).

Tale leggenda avrebbe poi trovato fondamento anche grazie ad un articolo scritto nel 1848 dal grande novellista Charles Dickens.

Ancora oggi, si dice che il fantasma della Bolena vaghi per la chiesa di Salle ogni anniversario della sua morte.

Curioso tuttavia segnalare come, sulla base di un racconto popolare del XVIII secolo, per un certo periodo si sia perfino ritenuto che Anna Bolena fosse stata condannata a bruciare in eterno tra le fiamme dell’Etna, come punizione per aver fatto allontanare il re Enrico VIII dalla chiesa cattolica.

Questa storia era molto in voga tra i contadini di Nicolosi, cittadina della provincia di Catania che sorge proprio sulle pendici del noto volcano.

Un’ultima voce racconta invece di come Anna Bolena avesse chiesto a suo zio –Philip Parker- di far conservare il suo cuore presso la chiesa di St. Mary a Erwarton (in foto), nella contea del Suffolk, villaggio in cui la regina aveva passato diverso tempo insieme al suo crudele marito.

La tomba ufficiale di Anna Bolena rimane quindi quella di San Pietro ad Vincula. Qui riposano anche altre vittime illustri di Enrico VIII, quali la sua quinta moglie Catherine Howard ed i martiri cattolici Tommaso Moro e John Fisher.

La chiesa è visitabile dietro pagamento del biglietto di accesso alla Torre di Londra. Per potervi accedere, si deve tuttavia seguire uno dei tour condotti dagli Yeoman Warder, i guardiani della fortezza, conosciuti anche con l’appellativo di Beefeaters.

Immagini Onthetudortrail.com, Robert Edwards, Evelyn Simak, National Portrait Gallery e Google Cultural Institute.

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6 Comments

  • claudia, 19 Maggio 2019 @ 21:33 Reply

    Sono molto legata a questa figura storica che, purtroppo, ancora oggi non ha trovato respiro. La verità, in qualche modo, viene ancora celata, ed Anna ancora additata come colpevole. Ma la realtà e, che invece, è stata solo una vittima della situazione e del periodo storico nel quale è vissuta. Sfruttata prima dalla sua famiglia per poter entrare nelle grazie del re, per poi esser abbandonata al suo triste destino. Ogni anno io ricordo la sua morte con un velo di malinconia.

    • Biagio, 8 Giugno 2019 @ 20:08 Reply

      Anna Bolena per me resta un personaggio storico molto importante! E concordo con te sulla sua innocenza, anche perchè poi gli storici hanno rifatto diciamo il processo e tutte le accuse sono state ritenute infondate. Anna è stata anche usata dalla sua famiglia anche perché Enrico VIII si era stancato della sorella Maria quindi la famiglia rischiava di cadere nel dimenticatoio e l’unica possibilità era quella di far incontrare Anna con Enrico. Per farla cadere poi hanno anche poi dicendo che l’ultimo aborto spontaneo di di un feto di sesso maschile fosse deforme e anormale per colpa dell incesto con il fratello ma non era assolutamente vero! Penso che è stato assolutamente sbagliato non fargli un funerale degno di una regina e io sono allibito perché nonostante la Regina Victoria fece ristrutturare la chiesa e far scoprire i resti di Anna non gli abbiano fatto una cerimonia religiosa. Spero che sta riposando in pace in questo momento

      • Natalja, 12 Luglio 2019 @ 9:47 Reply

        Una persona così misteriosa e complicata comunque intelligente e affascinante rimarrà nella storia

    • mariagrazia, 26 Novembre 2020 @ 19:17 Reply

      cara Claudia sono un’appossionata di storia e molte figure di donne ci sono state trasmesse o con cattiva luce come Maria Stuarda o come grandi donne come Elisabetta I, figlia appunto della Bolena, che per quanto abbia avuto i genitori e lo zio Howard, famiglia potente che aveva combattuto con Riccardo III, non è stata poi così intrappolata dal destino creatole, ma lei stessa fu talmente ambiziosa, da volere scalzare la sorella che aveva già dato al re 2 figli, in più fece di tutto per far sparire Caterina d’ARAGONA, avere ogni suo gioiello, ogni suo possedimento, inoltre non aveva un carattere facile e credimi per quei tempi, cercò in ogni modo di rimanesre incinta, condusse un modo di vita alquanto fuori dalle righe, costrinse Maria la figlia della regina a rinnegare la madre e a firmare che era una figlia illegittima. Non fu esattamente un esempio di donna, odiata dal popolo, ma Elisabetta I non fu meglio di lei, fu l’amante di Tom Seymour che sposò la vedova Caterina Parr, per non dire quanto era invidiosa e gelosa di tutti, complottò sempre contro la sorellastra Maria e credimi aveva come la madre e il padre un caratteraccio isterica e sempre vedeva ombre ovunque.. La Bolena fu solo tradita dal re, perchè se avesse ammesso le sue colpe, le era stato promesso che sarebbe stata rinchiusa in convento, mentre invece la fece decapitare, perchè era il peggiore di tutti. Stregonerie e quant’altro erano cose a cui credevano, purtroppo lei aveva attorno a sè molti uomini riuniti dal fratello che era omosessuale, quindi non credo all’incesto, però a rapporti con altri si. Enrico VIII solo in seguito hanno scoperto che gli aborti erano la causa della sua malattia la Sindrome di McLeod . quando Anna Bolena partorì una bambina, si precipitò nella stanza della puerpera urlando: “Una femmina! A me! Avrei preferito un figlio cieco, sordo, storpio, imbecille, ma maschio! Mi avete dato una figlia e mi svergognerete!” e sembrerebbe che questa malattia la Sindrome di McLeod forse lo ha reso responsabile di alcuni crudeli atteggiamenti che lo portarono alla decapitazione di due delle sei mogli: Anna Bolena e Catherine Howard.

      • Elisabetta Raffa, 29 Ottobre 2023 @ 21:40 Reply

        Gentile Mariagrazia, più che una ricostruzione storica la sua sembra una storiella da fotoromanzo. La storia è una cosa seria, se non si è adeguatamente preparati meglio lasciar perdere.

  • Alessandra Arcidiacono, 1 Ottobre 2019 @ 23:32 Reply

    Sono una studiosa e appassionata dell’epoca tudoriana, a mio dire la più ricca e variegata tra sfarzo, estetica e lusso, ma anche piena di egoismo, crudeltà e follia, nonché brama smisurata di potere. A pagarne i conti sicuramente i poveri martiri bruciati, uccisi o martoriati. Non parlo della figura di Enrico bensì di chi gli aleggiava attorno che lo conduceva all’apice della follia stessa! Ciao Anna, io ti sono sempre fedele sostenitrice!

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